Pietro è la dimostrazione di come si può fare bene anche in campagna. Coltiva con un metodo definibile sinergico, che gli consente di non utilizzare diserbanti, sistemici, pesticidi.
Un tipo di agricoltura non convenzionale grazie alla quale la vigna si può curare con medicine naturali, prevenendo le malattie piu’ comuni e aiutando la pianta a fortificarsi. Proprio come chi si cura con l’omeopatia per rafforzare il proprio sistema immunitario.
Pietro è la dimostrazione di come si può fare bene anche in campagna. Coltiva con un metodo definibile sinergico, che gli consente di non utilizzare diserbanti, sistemici, pesticidi.
Un tipo di agricoltura non convenzionale grazie alla quale la vigna si può curare con medicine naturali, prevenendo le malattie piu’ comuni e aiutando la pianta a fortificarsi. Proprio come chi si cura con l’omeopatia per rafforzare il proprio sistema immunitario.
L’ignoranza è la fonte di tanti mali, e non è certo la scuola o l’università di oggi che la elimina. Pietro e Roberta studiano, si aggiornano, cercano nuove soluzioni con lo scopo di offrire un prodotto sempre migliore, che generi piacevoli emozioni e che abbia un’anima.
Dopo il primo riconoscimento al concorso Vinisole 2007, non si sono montati la testa ma continuano con la stessa energia, umiltà e determinazione il loro lavoro. Nonostante la giovane età infatti, i suoi vini sottolineano una dedizione attenta e matura, tipica di un produttore esperto.
Pietro ha le idee chiare: «Sebbene oggi i miei vini sono già di buona qualità, la mia vera ambizione è quella di competere un giorno con la bontà di certi Amaroni. Vini fatti con amore, che lasciano qualcosa di indimenticabile nella bocca di chi li gusta ma che in più, fanno anche stare bene! Fanno bene alla salute! Il mio sogno nel cassetto; un progetto “top secret” che piano piano sto portando avanti con un famoso immunologo! ».
«Inoltre sarebbe bello poter valorizzare i vini della Marmilla anche a livello culturale. Magari riscoprendo
l’antico rito “de su cumbidu”, quando si offriva con orgoglio all’ospite il bicchiere di vino, frutto di un anno
di duro lavoro! ». Pietro e Roberta sono innamorati della Marmilla e in generale della loro isola, hanno capito prima di molti altri che il futuro, è solo per coloro che sanno valorizzare il territorio, unendo le forze per il bene comune. Mettere da parte gli individualismi e collaborare, per promuovere un prodotto unico che all’estero ancora pochi conoscono: la Sardegna!
Una delle loro più belle soddisfazioni è ricevere oggi turisti italiani e stranieri in cantina, accompagnarli per le colline di viti, mandorleti, ulivi, e tanti siti archeologici liberi nella natura. E in cima alla collina più alta guardarsi intorno e restare senza fiato a godere di un panorama infinito. «Ecco la Marmilla signori, e quando fa bel tempo e il cielo è limpido il golfo di Oristano pare a due passi.
